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Una carrellata di eroi quotidiani e giullari chiacchieroni che hanno acceso il dibattito pubblico e le seguitissime dirette Facebook dell’autore durante la nostra quarantena.
Sin dall’inizio, il Coronavirus cortocircuita Matteo Salvini. Non che ci volesse molto, ma è evidente come il cazzaro verde appaia in difficoltà: abituato com’è ad attaccare tutto e tutti, si è reso conto – forse – che fare la parte del bullo in tempi di Covid-19 non paga. Le persone vorrebbero serenità, coesione, serietà e concretezza: l’esatto opposto di Salvini. A inizio marzo si è accodato alla proposta di Renzi (poi smentita da Renzi) di un governissimo per fronteggiare l’emergenza. Null’altro che l’inciucio al tempo del virus. Capite bene che farsi dettare la linea da Renzi è un po’ come prendere lezioni di stile da Vissani.
La fase 1 della pandemia è stata un susseguirsi di sparate senza precedenti. Trasversalmente, da un fronte all’altro, soprattutto i politici, hanno fatto a gara per chi la dicesse più grossa. Matteo Salvini, ormai affezionato a santini e rosari, chiede di andare a messa il giorno di Pasqua mentre l’altro Matteo, il fu rottamatore Renzi, parla a casaccio invocando la riapertura delle scuole a maggio creando lo scompiglio tra i virologi. Di errori così, compiuti non a febbraio quando la situazione ancora incerta sembrava sotto controllo ma in piena emergenza, si può stilare una lista infinita. E sono tutti raccontati in questo libro che Andrea Scanzi scrive con la sua solita pungente ironia e che è il giusto seguito del best seller Il cazzaro verde. Una carrellata di eroi quotidiani e giullari chiacchieroni che hanno acceso il dibattito pubblico e le seguitissime dirette Facebook dell’autore durante la nostra quarantena.
Ulteriori informazioni
Novità | NOVITA' |
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Editore | PAPERFIRST |
Reparto | POLITICA |
Collana | No |
Autore | SCANZI ANDREA |
Pubblicazione | 2020 |
Ean | 9788831431071 |